Manca l’acqua calda in bagno: cosa fare da sé (prima di rivolgersi a un tecnico)

Quando manca l’acqua calda in bagno, specie nei mesi invernali, se si hanno bambini piccoli o se ci stava giusto preparando a una doccia rilassante, si potrebbe essere colti dal panico e tentati di chiamare immediatamente un tecnico. Sebbene l’ultima possa essere, in qualche caso, l’unica vera soluzione risolutiva, quelli che seguono sono una serie di consigli che dovrebbero tornare utili in casi come questi.

Calcare, guasti allo scaldabagno o blocchi della caldaia: tutte le cause (e i possibili rimedi) se manca l’acqua in bagno

A partire dal controllare l’eventuale presenza di calcare, sedimenti, sporco all’interno dei rubinetti. Se manca l’acqua calda in bagno, potrebbe essere successo infatti semplicemente che, specie dove l’acqua è piuttosto dura e calcarea, si siano ostruiti i rubinetti e che ciò abbia impedito il normale flusso: un segno abbastanza chiaro in questo senso è la non totale mancanza dell’acqua calda, ma il fatto che la stessa esca in scarsa quantità o a bassissima pressione. Se il problema è questo, si può risolvere facilmente smontando e pulendo i filtri, eventualmente con l’utilizzo di detergenti ad hoc.

A seconda che si abbia installato, poi, uno scaldabagno elettrico o a gas o una caldaia ci sono altri piccoli accorgimenti che si possono prendere da sé prima di rivolgersi a un tecnico quando manca l’acqua calda in bagno.

In via del tutto generale, e a patto di farne un uso corretto e di provvedere soprattutto alla corretta manutenzione, i vecchi scaldabagno risultano in genere più stabili in questo senso e, cioè, quasi sempre se non fanno uscire acqua calda è semplicemente perché ci si è scordati di accenderli o di accenderli in tempo. Capita altrettanto spesso, soprattutto se non si tratta di uno scaldabagno utilizzato in un bagno o in una casa principale, di dimenticare chiuso il rubinetto dell’acqua. Se anche controllate queste due cose il problema sussiste, ci si dovrebbe accertare che non ci sia ancora calcare accumulato nella valvola di erogazione o nella serpentina. Spesso anche il manometro sceso molto al di sotto del range di temperature usuali, può far sì che l’acqua risulti più fredda del solito. Più rari sono guasti alla resistenza o guasti elettrici che rendono di fatto inutilizzabile e da sostituire lo scaldabagno.

Anche quando si abbia installata una caldaia, le possibili ragioni per la mancanza dell’acqua calda in bagno o in cucina sono varie e numerose. La pressione della caldaia scesa al di sotto della soglia minima (in genere tra l’1.2 e l’1.5 bar) potrebbe far sì che la stessa non riesca a riscaldare o a riscaldare abbastanza l’acqua: è una delle ipotesi più semplici, facilmente risolvibile rialzando la stessa pressione facendo azione sull’apposito rubinetto. Altro problema di facile soluzione è il malfunzionamento del termostato: se segna temperature scorrette sarà più difficile scaldare l’acqua alla temperatura necessaria, ma lo si può comodamente. Anche un blocco improvviso della caldaia può far sì che non ci sia acqua calda in casa: questo potrebbe essere causato, però, da un problema elettrico o elettronico che, a meno che non compaia un apposito codice di errore e non ci siano sul libretto d’istruzione delle indicazioni su come agire, in genere richiede di essere risolto da un tecnico.