L’arte della filigrana, tecnica orafa tutt’ora molto famosa e praticata, è molto antica. Le prime testimonianze di gioielli che presentano decorazioni in filigrana risalgono al 2500 a.C.

In seguito, questa tecnica acquisisce grande maturità con la civiltà minoica, prima, e nella Grecia continentale, poi. Con le prime colonie greche i manufatti e gioielli in filigrana arrivano infine in Occidente.

In Italia le prime testimonianze della diffusione dell’arte della filigrana si hanno a partire dalle prime crociate.

Nel 1700 la filigrana viene utilizzata per impreziosire i soprammobili e gli arredi sacri e come abbellimento dei costumi popolari. A partire dal 1800 avviene la più grande diffusione dei gioielli in filigrana, estesa fino ai ceti più poveri. Le città più fiorenti in quest’arte diventano Torino, Genova, Cortina d’Ampezzo, Vercelli, Pesco Costanzo, Scanno, Agrigento e tutte le città della Sardegna. Ancora oggi in questi centri l’arte della filigrana è molto importante e famosa.

L’aspetto tecnico della filigrana

L’arte della filigrana consiste nella lavorazione minuziosa e paziente di fili sottilissimi di metallo prezioso, come l’oro e l’argento, che rende ogni pezzo creato una vera e propria opera d’arte. La tradizione antichissima di lavorazione segue delle precise fasi che si rispettano tutt’oggi.

Grazie all’utilizzo di diversi macchinari, l’argento o l’oro puro vengono fusi con altri metalli meno pregiati e ridotti in fili sottilissimi, affidati poi ad artigiani altamente qualificati che, manualmente, creano piccoli capolavori.

Come detto, fin dai tempi della Magna Grecia, la filigrana si è diffusa in tutta Italia. Ci sono però delle regioni dove questa lavorazione è entrata di diritto nelle tradizioni dell’area.

Particolare risalto viene dato ai gioielli in filigrana viene data per esempio nella tradizione sarda, in quella abruzzese e in quella altoatesina. Vediamo quindi qualche esempio direttamente da queste tre zone italiane.

Gioielli della tradizione sarda

La tradizione sarda nella lavorazione della filigrana è molto famosa ed è patrimonio custodito e tramandato di generazione in generazione. I gioielli realizzati da questa particolare lavorazione hanno dato vita a fiorenti attività, oggi conosciute in tutto il mondo e i monili più caratteristici vanno dalle fedi nuziali alle spille ornamentali che rappresentano motivi naturalistici o geometrici, ma anche orecchini, bracciali e collane.

Molto nota la fede sarda a due file, che viene prodotta quasi elusivamente in oro. Un monile dal fascino vintage e piuttosto importante.

Gioielli della tradizione abruzzese

L’oreficeria abruzzese risente molto dell’influenza straniera. Le prime botteghe orafe in Abruzzo sono state create infatti dai Longobardi. Gli intrecci dei fili preziosi richiamano trame floreali e magico-simboliche anticamente ideate per allontanare o annullare un influsso magico maligno.

Gli oggetti più caratteristici della tradizione abruzzese sono i medaglioni a forma di stella con arabeschi in filigrana e le collane girocollo.

Gioielli della tradizione altoatesina

Il centro più fiorente della produzione orafa altoatesina è Cortina d’Ampezzo. Il turismo che questa città attrae da sempre ha contribuito in modo esponenziale a diffondere i gioielli prodotti. Raffinatissimi preziosi in fili d’argento, più che oro, quelli raffiguranti i fiori delle Alpi sono famosissimi e rappresentano il fulcro di questa tradizione, che risale al XVIII sec.